Valutazione del rischio bellico

L’attività di valutazione del rischio bellico è disciplinata dalla Legge 1 ottobre 2012, n. 177, che apporta modifiche al Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di sicurezza sul lavoro per la bonifica degli ordigni bellici (G.U. n. 244 del 18 ottobre 2012).Dal 26 giugno 2016, sono entrate in vigore tutte le modifiche al Testo Unico sulla Sicurezza introdotte dalla citata legge. La novità più rilevante è l’obbligo, a carico del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP), di eseguire la valutazione del rischio di rinvenimento di ordigni bellici inesplosi, nonché la valutazione del rischio di esplosione che possa derivare dall’innesco accidentale di un ordigno bellico inesploso eventualmente rinvenuto durante le attività di scavo.

PROCEDURA
1- Analisi storica e documentale
2 – Analisi strumentale

La compresenza delle suddette analisi migliora sensibilmente il processo di valutazione del rischio residuo complessivo. Il primo strumento disponibile ed utilizzabile in sede di valutazione del rischio bellico residuo è rappresentato dallo studio storico preliminare (Analisi Storiografica).Le analisi strumentali superficiali hanno lo scopo di rilevare la presenza o assenza di anomalie ferromagnetiche potenzialmente riferibili anche ad ordigni bellici. Lo strumento principale per l’esecuzione di un’analisi strumentale è il magnetometro. In aree antropizzate, dove tale strumentazione risulta inefficace, si possono utilizzare strumenti alternativi come il georadar che è particolarmente utilizzata negli attraversamenti ferroviari.

PROCEDURA ANALISI STRUMENTALE

1 – Rilievo Magnetometrico/Gradiometrico
  • Acquisizione georiferita ogni 200 ms con sistema GNSS.

2 – Processing dei Dati
  • Costruzione della mappa del gradiente magnetico.
  • Dalla mappa del gradiente magnetico, creazione della mappa del segnale analitico.
3 – Mappa delle Anomalie
  • Costruzione della mappa delle anomalie.
  • Creazione di una tabella delle coordinate di ogni anomalia.
4 – Stima della Profondità
  • Per ogni anomalia, stima della profondità dell’oggetto che genera l’anomalia.
5 – Picchettamento delle Anomalie (opzionale su richiesta della Committenza)
  • Utilizzo di sistema GNSS e di magnetometro Foerster Ferex 4.035 per il picchettamento delle anomalie.